DOVE SI PAGA MENO TASSE IN UE: I PAESI PIU CONVENIENTI
Sempre più spesso, molti imprenditori italiani si chiedono se ci siano contesti economici o nazioni limitrofe dove si paga meno tasse. Nel nostro paese infatti, la percentuale di aliquota fiscale è tra le più alte in UE, posizionandosi al 6 posto assoluto, tra Austria e Finlandia. Con la differenza sostanziale che l’Austria detiene da anni il primo posto per qualità della vita e benessere, la Finlandia uno dei sistemi di welfare più evoluti e sostenibili al mondo (oltre che il podio tra le classifiche dell’HDI – Indice di Sviluppo Umano – e dell’innovazione e competitività d’impresa).
Come già accennato nei nostri articoli precedenti, il rapporto tra tassazione e ricavi è solo una delle variabili da considerare, in quanto anche altri sistemi sociali e di tutela dello stato vanno esaminati nel contesto. Alcuni esempi sono gli aiuti alle imprese, gli sgravi fiscali sugli investimenti, l’accessibilità e le garanzie delle banche e/o stato etc.. tutti elementi che influiscono sulla possibilità di avere una crescita sostenibile, consolidata ed autonoma nel tempo. In questo post, esaminiamo alcune opzioni nel contesto europeo dove è presente una bassa tassazione. Si tratta di uno studio basato su statistiche ed esperienze estrapolate da diversi nostri clienti che hanno scelto di stabilirsi in queste nazioni, valutando dove conveniva loro pagare meno tasse. Ciò perché – come già detto in altri nostri post – non esiste un paese che sia in assoluto migliore degli altri. La scelta di dove localizzare parte o alcuni processi aziendali, dipende molto dall’attività, dal settore e dalle tipologie di reddito che si vuole percepire.
Questi 5 paesi quindi, non seguono un ordine dal migliore al peggiore, ma hanno solo un valore indicativo e personale. Molte imprese scelgono proprio queste nazioni come sede per avviare la propria attività perché conveniente. Altri imprenditori invece, preferiscono questi paesi perché – al di là della tassazione – vedono un futuro per crescere i loro figli e trascorrere il periodo di pensione. Altri ancora perché il costo della vita è molto basso, per la bellezza del loro contesto naturale e per le imposte contenute. È quindi sempre consigliabile affidarsi a un consulente esperto nel settore, come noi di SixteGroup che svolgiamo un’analisi olistica valutando ogni singola variabile (settore attività, crescita, opportunità, eventuali dazi doganali, ambito lavorativo etc..), senza affidarsi a “pacchetti pre-confezionati” ed impostati nella stessa maniera per tutti. Vediamo allora insieme quali sono questi paesi dove si paga meno tasse:
SVIZZERA
La Svizzera non è parte dell’Unione Europea, quindi non è obbligata a seguire le direttive che vengono emanate quotidianamente dalla Commissione UE. Ciò premesso, ha però tutti i vantaggi di un paese dell’unione, avendo siglato rapporti di free trading e liberalizzazione con l’UE, rappresentando sicuramente un enorme opportunità. In Svizzera, il patrimonio privato è tendenzialmente molto più sicuro rispetto ad altri paesi europei. Inoltre, le imposte svizzere (soprattutto in alcuni Cantoni specifici e per le società) sono incredibilmente più basse rispetto ai paesi dell’Europa occidentale. Il sistema fiscale svizzero è molto complesso, con tre livelli di tassazione, il che rende difficile individuare il miglior Cantone in cui trasferirsi. Ció premesso, una SAGL (equivalente di una SRL italiana) ha un carico fiscale medio che si attesta sul 25%, non ci sono tasse di qualsiasi tipo sul capital gain. Altro aspetto da non sottovalutare è la possibilità di sgravare gli accantonamenti per la pensione e costruire nel tempo una rendita per la vecchiaia tra le più alte in Europa. Infine, è importante tener a mente che la Svizzera confina con l’Italia, Germania e Francia, un aspetto da valutare positivamente sia per la prossimità del nostro paese, sia per i rapporti commerciali. Il vero vantaggio competitivo della Svizzera per le imprese è la solidità del suo sistema bancario. Se i tuoi soldi sono in una banca svizzera, puoi essere quasi sicuro che la banca non fallirà praticamente mai (o almeno con una probabilità inferiore rispetto alle istituzioni di altri paesi). Inoltre, anche se non esiste più il segreto bancario, la solidità delle istituzioni finanziarie svizzere compensa la mancanza di anonimato. Per saperne di più, puoi leggere quest’articolo su come aprire una società in Svizzera e pagare meno tasse.
ISOLE CANARIE
L’Arcipelago Canario è un gruppo di isole che fa parte della Spagna; pertanto è considerato parte integrante dell’Unione Europea. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, le Canarie non sono un paradiso fiscale né un territorio in lista nera. Tuttavia, dato che si tratta di un territorio di dimensioni ridotte, nel corso degli anni è riuscito a creare un regime fiscale distinto da quello spagnolo. Vale la pena notare che – nonostante siano presenti solo 7 isole – solo due di esse (Tenerife e Gran Canaria) sono le più popolate. La tassazione ufficiale applicata alle Isole Canarie è quella spagnola. Tuttavia, un aspetto positivo delle Canarie è la loro appartenenza alla ZEC (Zona Especial Canaria), che è un’area con una bassa pressione fiscale autorizzata dalla Commissione Europea. L’obiettivo è fornire vantaggi fiscali per evitare che queste isole si spopolino completamente nel tempo. Ciò si traduce nel fatto che molte famiglie riescono a beneficiare di numerose agevolazioni fiscali, così come micro-imprese e liberi professionisti. Alcune di esse riescono addirittura a ottenere un rimborso da parte dello Stato spagnolo al momento di presentare la loro dichiarazione dei redditi.
UNGHERIA
Tra i Paesi europei con bassa tassazione, l’Ungheria non può mancare. Oggi è uno dei paesi più interessanti per il fenomeno del trasferimento della residenza all’estero. Molti italiani si sono trasferiti in Ungheria con successo e hanno trovato un sistema-paese che supporta le loro attività economiche. È importante notare che il principale vantaggio del paese è il costo della vita, tendenzialmente più basso. Naturalmente, è necessario fare dei compromessi, ma se si è disposti a sacrificare alcune comodità rispetto all’Italia, si possono ottenere vantaggi interessanti. Il primo e più significativo vantaggio ovviamente, riguarda la sfera fiscale. Per saperne di più, puoi leggere questo nostro articolo su cosa sapere per aprire un’attività in Ungheria e pagare meno tasse.
MALTA
Come le Canarie, Malta è un altro gruppo di isole al centro del Mar Mediterraneo, situato tra la Sicilia e la costa nord dell’Africa. È altresì un piccolo stato europeo. Dal punto di vista fiscale, ciò che rende Malta attrattiva è il fatto che ha un sistema di tassazione del reddito a livello mondiale, ma in alcuni casi può essere territoriale. Con “tassazione territoriale” si intende che le imposte vengono pagate solo sui profitti generati nel territorio maltese o sui redditi generati all’estero ma riportati a Malta. Questo principio di tassazione è diverso da quello adottato dagli altri Paesi dell’Unione Europea, che seguono una tassazione a livello mondiale. Tuttavia, questa modalità di tassazione non si applica in generale, ma solo su specifica scelta. Anche qui, se si vuole scoprire qualcosa in più su Malta ed il suo aspetto fiscale, vi rimandiamo a questo post che spiega coma aprire una società a Malta.
ANDORRA
Andorra può considerarsi a tutti gli effetti l’unico vero “paradiso fiscale” tra i paesi presenti in questa classifica. Si tratta di un micro-stato al centro dell’Europa (ma che non fa parte dell’UE), più precisamente tra Francia e Spagna. Ha una tassazione che si aggira intorno al 10%, quindi relativamente conveniente e molto bassa. Rispetto agli altri Paesi dell’UE, Andorra ha il grosso vantaggio che il suo sistema fiscale funziona proprio grazie a questa forma di tassazione agevolata. Se uno Stato come Andorra aumentasse le tasse, perderebbe immediatamente investimenti, imprese che vi investono e, di diretta conseguenza, entrate fiscali. Attualmente, Andorra è una meta turistica di montagna molto affascinante.
IN SINTESI: PERCHÉ SI PAGANO MENO TASSE IN ALCUNI PAESI?
La ragione per cui un governo decide di ridurre le aliquote fiscali, sia per le imprese che per i cittadini, è quasi sempre la stessa: stimolare i consumi, la produttività e, più ampiamente, dare impulso all’economia nazionale. Ad esempio, la Romania negli ultimi anni ha scelto di ridurre regolarmente l’aliquota IVA per le imprese: nel 2015 l’IVA era del 24%, nel 2016 è scesa al 20% e l’anno successivo al 19%. In questo modo, il governo di Bucarest ha cercato – e con estremo successo – di attrarre sempre più imprese straniere, che sono interessate al minor impatto delle tasse sui loro fatturati.
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