APRIRE UNA PARTITA IVA NEL 2023 IN ITALIA: GUIDA COMPLETA

Aprire una Partita IVA nel 2023 in Italia è un passo fondamentale per tutti quelli che vorrebbero avviare un’attività imprenditoriale da soli o lavorare come autonomi. Questo piccolo grande passo riguarda sia i giovani impresari, sia i professionisti con diversi anni di esperienza alle spalle. In senso stretto, la Partita IVA è un semplice numero d’identificazione fiscale che permette di svolgere attività commerciali e dichiarare i redditi al Fisco italiano. In questa guida, noi di SixteGroup cercheremo di dare una spiegazione sintetica ma completa di come aprire una partita IVA nel 2023 ed esploreremo i suoi passaggi necessari.

1. Scelta del Regime Fiscale
2. Requisiti e Documentazione
3. Iscrizione al Registro delle Imprese
4. Apertura di un Conto Bancario
5. Obblighi Fiscali e Contabili

1. SCELTA DEL REGIME FISCALE

Partiamo dalla premessa, a cui molti non danno troppo peso: la scelta del regime fiscale. Il primo vero passo per aprire una Partita IVA è determinare il regime fiscale più adatto alle proprie esigenze. In Italia esistono diversi regimi fiscali tra cui scegliere, come ad esempio il regime dei minimi, quello forfettario ed il regime ordinario. Ognuno di essi ha requisiti e procedure specifiche, oltre a tassi di imposizione diversi. È importante valutare attentamente le opzioni disponibili e scegliere quella più adatta al tipo di attività che intendi svolgere.

La scelta del Regime Fiscale dipende da diversi fattori, inclusi le caratteristiche specifiche dell’impresa che si vuole far nascere. Di base, non esiste un Regime Contabile che sia intrinsecamente migliore rispetto agli altri, ma è fondamentale valutare attentamente quale sia il più adatto rispetto le esigenze, il settore ed il modello di business a cui si sta puntando. La decisione su quale Regime adottare dipende da vari fattori, tra cui ad esempio il reddito d’impresa previsto, i costi sostenuti (ad esempio, con l’aumentare delle spese, il Regime Ordinario può diventare più conveniente rispetto al Regime Forfettario), la clientela ed il target di riferimento. Scegliere il regime fiscale più idoneo richiede una valutazione accurata di questi e molti altri fattori, in modo da adattare le regole contabili e fiscali alla tua specifica situazione aziendale. Ecco perché SixteGroup è specializzata da anni in questo campo, avvalendosi di professionisti con background diretto su queste tematiche, aiutando centinaio di imprenditori italiani. Questo tema è altresì affrontato in questo post, che spiega come al variare delle entrate e spese, in media cambia anche la convenienza del regime fiscale da adottare.

2. REQUISITI E DOCUMENTAZIONE

Una volta scelto il regime fiscale, è necessario raccogliere la documentazione richiesta per l’apertura della Partita IVA nel 2023. I documenti generalmente richiesti includono (oltre ad un documento di identità valido come carta d’identità o passaporto):

• Il codice fiscale italiano (Se non lo possiedi, puoi richiederlo presso l’Agenzia delle Entrate o il Consolato italiano nel tuo paese di residenza).
• Documentazione relativa alla forma giuridica dell’attività (ad esempio, copia dell’atto costitutivo per le società).
• Dichiarazione di inizio attività compilata (Modello AA9/12).
• Eventuali ulteriori documenti specifici richiesti dal regime fiscale prescelto.

3. ISCRIZIONE REGISTRO IMPRESE

Terzo passo per aprire una Partita IVA – una volta raccolta la documentazione necessaria – è quello di procedere con l’iscrizione al Registro delle Imprese. Questa registrazione è obbligatoria per avviare un’attività in Italia. La domanda di iscrizione deve essere presentata presso la Camera di Commercio competente della tua provincia geografica. È importante compilare correttamente la domanda di iscrizione e allegare la documentazione richiesta. Dopo la registrazione, otterrai un numero di Partita IVA che sarà utilizzato per le transazioni commerciali e le dichiarazioni fiscali.

4. APERTURA CONTO IN BANCA

Non vincolante ma raccomandato, in genere qualsiasi commercialista o fiduciario consiglia di aprire un conto bancario separato per la tua attività commerciale. Questo aiuterà a tenere traccia specifica delle transazioni aziendali in modo più organizzato e semplificherà la gestione contabile a fine anno. Puoi contattare una banca locale e presentare la documentazione richiesta per l’apertura di un conto aziendale dove conviene.

5. OBBLIGHI FISCALI E CONTABILI

Aperta la Partita IVA ed iniziata la propria attività, è importante essere consapevoli anche degli obblighi fiscali e contabili di legge che devono essere adempiuti. Questi obblighi variano molto a seconda del regime fiscale scelto, ma – in generale – possiamo dire che alcuni degli aspetti univoci e comuni sono:

• Dichiarazioni Fiscali: Come titolare di una Partita IVA, si è tenuti a presentare le dichiarazioni fiscali periodiche. Le principali dichiarazioni includono la dichiarazione dei redditi (tramite Modello Unico) e la dichiarazione dell’IVA (Modello IVA). Queste dichiarazioni devono essere presentate entro le scadenze stabilite e contengono informazioni sulle entrate, le spese e le imposte dovute.

• Registro dei Corrispettivi per quelle attività che prevedono la vendita di beni o servizi, potrebbe essere necessario tenere un Registro dei Corrispettivi. Questo registro protocolla tutte le transazioni effettuate, comprese le vendite al dettaglio, e deve essere conservato in forma cartacea o elettronica per almeno 10 anni.

• Liquidazione IVA: Se sei soggetto al regime dell’IVA, bisognerà effettuare la liquidazione periodica dell’IVA. Questa operazione consiste nel calcolare l’IVA dovuta sulle vendite e sottrarre l’IVA pagata sugli acquisti. Il saldo risultante dovrà essere versato all’Agenzia delle Entrate entro le scadenze stabilite.

• Gestire e registrare la Contabilità: È importante mantenere una corretta contabilità aziendale. La contabilità può essere tenuta in forma semplificata o in forma ordinaria, a seconda del regime fiscale adottato. È necessario registrare tutte le transazioni finanziarie dell’attività, inclusi gli incassi, le spese, gli acquisti e i pagamenti.

• Conservazione dei Documenti: Tutti i documenti contabili e fiscali devono essere conservati per un determinato periodo di tempo. È consigliabile conservare fatture, ricevute, estratti conto bancari e altri documenti finanziari per almeno 10 anni (questa documentazione può essere richiesta durante controlli fiscali o per scopi di audit).

• Versamenti Fiscali Anticipati: Durante l’anno, potrebbe essere necessario effettuare pagamenti anticipati delle imposte, come l’acconto IRPEF o l’acconto dell’IVA. Assicurati di rispettare le scadenze e di avere abbastanza cash-flow nel conto aziendale per evitare sanzioni o interessi di mora.

• Relazione Semplificata: Alcune attività potrebbero essere tenute a presentare una relazione semplificata annuale. Questa relazione fornisce informazioni sulle attività svolte durante l’anno e sui risultati finanziari dell’azienda. La relazione semplificata deve essere presentata presso la Camera di Commercio competente entro le scadenze stabilite.