APRIRE UNA SOCIETÀ COLLETTIVA IN ALBANIA (Shoqëri Kolektive)

Aprire una Shoqëri Kolektive significa costituire una società commerciale giuridicamente riconducibile alle società collettive italiane. Assieme alle società di accomandita albanesi (Shoqëri Komandite) sono riconosciute e rientrano tra le tipologie di società di persone. Sono raramente utilizzate dagli investitori stranieri, principalmente perché offrono scarse garanzie a livello finanziario e perché poco conosciute dai giudici stessi, handicap che le rende più problematiche dal punto di vista della registrazione e della gestione.

CAPITALE INIZIALE DI UNA SHOQUËRI KOLEKTIVE

Per la fondazione di una società collettiva in Albania (Shoqëri Kolektive) non è richiesto di legge alcun capitale sociale minimo, lasciando così i soci liberi di definirlo secondo le proprie disponibilità ma comunque con l’obbligo di specificarlo nell’atto costitutivo. I conferimenti delle singole quote possono essere effettuati sotto forma di denaro, diversamente in valori equiparabili o di natura (macchinari, attrezzature, ecc.). La distribuzione degli utili avviene in egual misura tra i partner dell’azienda. Ognuno dei soci risponde illimitatamente e solidamente per gli obblighi dell’azienda con il proprio intero patrimonio personale. I creditori hanno il diritto di agire o contro la azienda nel suo insieme, oppure contro uno o più soci separatamente, i quali – dopo aver estinto il debito – può/possono chiederne il rimborso pro-quota agli altri membri della società.

REGOLE E COSTI DI UNA SHOQUËRI KOLEKTIVE

Il numero minimo di soci necessari per la costituzione di una Shoqëri Kolektive è di due e tutti sono considerati amministratori (salvo che non sia stato concordato diversamente nello statuto, prevedendo l’esclusione di taluni dalle pure attività amministrative). In caso di nomina di un singolo amministratore, può essere prevista una limitazione dei suoi poteri se ritenuto strategicamente opportuno. Caratteristica peculiare delle società collettive albanesi è la detenzione da parte di ciascuno dei partner del “potere di rappresentanza” e cioè l’autorità di poter impegnare la società nei confronti di terzi senza preavviso alcuno verso gli altri soci. Queste forme societarie si possono estinguere alla scadenza del termine di durata – salvo che nello statuto non sia previsto diversamente  – per diversi ragioni, tra cui:

• decisione dei soci
• fallimento
• decisione del tribunale
• mancato esercizio di attività per due anni consecutivi
• morte

Tutte le Shoqëri Kolektive albanesi sono tenute per legge a presentare un bilancio annuale. Le procedure burocratiche per l’apertura di una società collettive (Shoqëri Kolektive) sono state notevolmente esemplificate dal governo albanese a partire dal 2007 con l’istituzione del QKR o Centro Nazionale di Registrazione. Gli amministratori devono presentare la domanda di registrazione a questo ente, corredandola di tutta la documentazione necessaria, tra cui non può mancare:

• atto costitutivo
• atti di nomina degli amministratori
• lo statuto
• attestato dei conferimenti
• autorizzazione amministrativa
• documenti di identificazione dei soci

A seguito dell’approvazione della pratica di apertura della Shoqëri Kolektive, il centro QKR rilascia (entro 24 ore dal deposito della documentazione) l’attestato di registrazione ed il NIPT o numero unico di identificazione (equivalente al nostro codice fiscale e/o partita IVA). Il QKR registra altresì automaticamente la ditta all’autorità delle imposte, all’ufficio dei contributi ed all’ispettorato del lavoro. Le Shoqëri Kolektive sono contemplate e disciplinate dagli art. n.22 e seguenti della legge n. 9901 del 14.04.2008 “per i commercianti e le società commerciali”.

TASSAZIONE DI UNA SHOQUËRI KOLEKTIVE

L’imposta sul reddito delle imprese in Albania è più bassa rispetta alla media europea, essendo pari al 15% del fatturato annuo. La medesima aliquota viene applicata sia al capital gain che ai dividendi applicati di una qualsiasi Shoqëri Kolektive. Qualora la ditta abbia un fatturato annuo inferiore ai 50.000 € annuali lordi, può usufruire di un’imposta ridotta pari al 7,5%. L’IVA è pari al 20%, in linea con quella europea ma comunque più bassa di quella italiana.